Il punto principale da mantenere inalterato lavorando in Smart Working è soprattutto la sicurezza informatica che in un ambiente delicato come quello degli Studi Legali è fondamentale.
Dall’inizio della pandemia, Aziende e Studi Legali di tutte le dimensioni hanno dovuto adottare misure che hanno consentito a un gran numero di persone di lavorare da casa, in totale sicurezza. Dal momento che è stata una situazione improvvisa le persone sono state colte un po’ alla sprovvista.
Durante il lockdown c’è stato un forte incremento di attacchi informatici dovuti alla mancanza di formazione in materia per i lavoratori. Come indicato in questo articolo la maggior parte degli attacchi informatici sono riusciti ad abbattere le barriere della sicurezza informatica tramite false comunicazioni legate alla pandemia che stavamo vivendo. In questo modo gli account personali venivano violati portando gravi problemi all’interno dello Studio Legale.
Date queste circostanze, le persone che lavorano da casa devono rivedere il modo in cui affrontano la sicurezza online e quindi il modo in cui lavorano in Smart Working.
A questo proposito vediamo di seguito qualche semplice consiglio per lavorare in Smart Working facendo sempre attenzione a mantenendo sempre la sicurezza informatica ad un livello elevato.
5 consigli per la sicurezza informatica in Smart Working
- Proteggere con password valide i documenti e i file
Lavorare da casa può presentare una serie di sfide, sia che si hanno figli che giocano in giro per casa o si lavori da solo. Soprattutto per un avvocato, lasciare il proprio dispositivo sbloccato e senza password di protezione non è una buona idea, non sul posto di lavoro, e certamente non a casa. Può capitare di dimenticarsi in esecuzione qualche applicazione o programma e nel caso in cui ci sia qualche interruzione potrebbe essere un problema per la sicurezza informatica.
La prima cosa da fare per un avvocato che vuole rispettare la sicurezza informatica è quello di assicurarsi che tutti i dispositivi personali siano protetti da password. Quindi è molto utile prendere l’abitudine di bloccare sempre i dispositivi prima di alzarsi per rispondere alla porta o fare qualsiasi altra cosa in casa. Lo Smart Working è certamente un ottimo modo per affrontare questo periodo delicato, ma a partire da una cosa così semplice come la scelta di una password, gli avvocati possono stare tranquilli di lavorare in un ambiente privato e sicuro a 360°.
- Fare tutti gli aggiornamenti
Tutti odiano aspettare che i loro smartphone e dispositivi vengano aggiornati. Quasi nessuno ama prendersi del tempo dai propri impegni e attendere l’aggiornamento dei propri dispositivi e software.
Nonostante ciò, gli aggiornamenti sono essenziali per la sicurezza informatica degli avvocati che lavorano in Smart Working. Gli aggiornamenti spesso contengono patch di sicurezza essenziali che risolvono alcuni errori che i malintenzionati possono tentare di sfruttare per fare breccia nel tessuto organizzativo e lavorativo dello Studio Legale portando con sé problemi non trascurabili.
Oltre a migliorie legale alla sicurezza informatica, gli aggiornamenti portano con sé anche migliorie legate alle prestazioni e l’usabilità di programmi e software da parte degli avvocati.
- Usare antivirus e antimalware
La maggior parte delle persone utilizza il sistema operativo Windows a causa della facilità di uso che offre agli utenti e di una bassa barriera di accesso. Se si verifica un attacco che colpisce i sistemi operativi, è quasi certo che alcune macchine Windows siano state colpite.
Windows 10 Defender è un ottimo strumento per gli avvocati che vogliono migliorare la sicurezza informatica in quanto scansiona minacce e identifica problemi, ma è sempre meglio avere una qualche forma di antivirus installato sul dispositivo personale.
Purtroppo, in un panorama digitale in costante evoluzione, la sicurezza informatica è sempre all’ordine del giorno e non è così raro subire attacchi informatici.
Per assicurarti che il proprio sistema / PC sia al sicuro da virus o malware, bisogna assicurarsi di avere un antivirus affidabile e ampiamente utilizzato. Sono disponibili diverse versioni gratuite, ma se si ha a che fare con dati relativamente sensibili, ha senso utilizzare una versione potenziata a pagamento di quell’antivirus.
- Usare la propria fonte internet
Prima che lavorare da casa diventasse consuetudine, i lavoratori a distanza e i liberi professionisti si riunivano nei bar o in luoghi in cui avevano accesso alla rete Internet pubblica. Anche se c’è da dire che erano tempi più semplici, rimane il fatto che molte reti Wi-Fi pubbliche non sono sicure.
Si può facilmente vedere in alcuni video quanto sia facile hackerare una rete Wi-Fi pubblica e accedere a dati altamente riservati violando la sicurezza informatica degli avvocati. Ci sono persino dispositivi in vendita che aiutano a facilitare questo tipo di attività di violazione.
- Non condividere informazioni personali usando i social media
La condivisione di informazioni personali su Internet è stata un’abitudine molto diffusa da quando le masse hanno iniziato a utilizzare Internet. Il rischio di condividere questo tipo di dati sensibili non vale certamente la pena, in nessun caso.
I social media sono diventati una parte così integrante della nostra vita che le persone hanno dimenticato che è come ogni altro posto su Internet. Sì, ci sono funzionalità per la sicurezza informatica su queste piattaforme, ma ciò non impedisce ai malintenzionati di violare i livelli di sicurezza informatica personale.
È quindi importante condividere sempre le informazioni personali solo utilizzando canali appropriati e non forum pubblici. Il cyberbullismo e gli attacchi sono reali e, sfortunatamente, le piattaforme di social media sono diventate un luogo fertile per attacchi informatici e hack.
In conclusione, i liberi professionisti e gli avvocati che lavorano da remoto devono assicurarsi di mantenere almeno un livello base per la sicurezza informatica online. Mantenere i propri dati e dispositivi al sicuro dalle minacce è una responsabilità quotidiana ed è importante formarsi a riguardo per evitare qualsiasi tipo di situazione scomoda. Non si tratta solo di una protezione personale ma anche per la sicurezza informatica dello Studio Legale per cui si lavora.