Alla luce della situazione di emergenza che gli Studi Legali hanno affrontato nei mesi scorsi, la Cassa Forense ha annunciato la creazione di un bando per avvocati per l’assegnazione di contributi per l’acquisto di materiale informatico. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta.
La Cassa Forense, ente privato che gestisce il sistema previdenziale degli avvocati, ha istituito un bando per avvocati volto a sostenere i professionisti e i loro acquisti in ambito informatico durante questa situazione emergenziale.
Questo bando è stato creato appunto per sostenere gli avvocati ed erogare assistenza nel momento in cui vengono acquistati materiali informatici all’interno dello Studio Legale. In particolare, tale bando prevede uno stanziamento pari ad un massimo di € 1.500.000,00, somma definita nella delibera adottata dal Comitato dei Delegati del 24 aprile 2020.
L’importo del bando straordinario per avvocati
L’importo relativo al contributo definito da questo bando straordinario è pari al 50% della spesa complessivamente documentata al netto di Iva per l’acquisto di strumenti informatici essenziali allo svolgimento dell’attività professionale. Il periodo utile a cui è necessario fare riferimento per aderire a questo bando per avvocati, fa riferimento ai mesi dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno 2020.
I contributi saranno erogati fino all’esaurimento del totale complessivo dell’importo stanziato, seguendo una graduatoria inversamente proporzionale all’ammontare del reddito complessivo del richiedente relativo all’anno 2018. Questa graduatoria non verrà formata seguendo l’ordine di ricezione delle domande di partecipazione al bando, ma in base ai criteri indicati all’art. 6. ll contributo inoltre non potrà essere erogato per importi inferiori ad € 300,00 e superiori a € 1.500,00.
Nel caso di parità di reddito tra due richieste di partecipazione, verrà data priorità all’avvocato con minore età anagrafica e, nel caso ci sia ancora parità nella graduatoria, avrà priorità l’avvocato iscritto da più anni alla Cassa Forense.
Nel caso in cui il partecipante non sia in regola con il pagamento di tutti i contributi minimi dovuti dal 2015 al 2019, non verrà preso in considerazione per la formazione della graduatoria per il bando per avvocati.
Saranno però presi in considerazione quelli che alla data della pubblicazione del bando, 15 giugno 2020, ,hanno richiesto e ottenuto la rateazione dei contributi minimi e hanno saldato il pagamento delle date precedentemente scadute.
Le spese rimborsabili
Il bando per avvocati è stato istituito per rimborsare l’acquisto di materiali informatici all’interno degli Studi Legali. Nel dettaglio, potranno essere rimborsate le spese relative ai seguenti strumenti informatici, uno per categoria:
- Monitor;
- Computer fisso;
- Computer portatile;
- Web cam;
- Tablet;
- Cuffie, auricolari e microfono;
- Licenza antivirus e software per la gestione degli studi legali e relativi applicativi ed aggiornamenti;
- Stampante multifunzione;
- Sistema per videoconferenze;
- Strumenti per la conservazione e protezione dei dati dello studio;
- Firewall;
- Abbonamento per l’utilizzo di piattaforme per videoconferenze.
Come partecipare al bando per avvocati
La domanda di partecipazione al bando dovrà essere trasmessa mediante l’apposita procedura on-line presente nell’area riservata del sito internet della Cassa Forense. Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione scadrà il giorno 25 luglio alle ore 24:00.
Al fine di presentare una domanda di partecipazione completa, sarà necessario presentare:
- copia della fattura/e quietanzata/e intestata/e all’avvocato o allo studio associato/società tra avvocati cui appartiene relativa all’acquisto del materiale informatico eseguito nel periodo dal 1° gennaio 2019 al 30 giugno 2020;
- autocertificazione del reddito complessivo relativo all’anno 2018 (dichiarazione dei redditi 2019).
Nel caso in cui non sia chiaro l’oggetto della richiesta, la domanda di partecipazione al bando per avvocati verrà definita incompleta e quindi non sarà accettata. Se, invece, la documentazione presentata non sarà completa, il richiedente avrà la possibilità integrare, regolarizzare o dichiarare il materiale mancante entro 15 giorni dall’avvenuta comunicazione.
In un clima di forte digitalizzazione degli Studi Legali, un bando relativo al rimborso per gli acquisti di materiali informatici, può rappresentare un’ottima spinta per implementare l’informatizzazione dell’ambiente di lavoro professionale.