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Sicurezza informatica: come migliorarla in Studio

I crimini informatici sono una minaccia in costante e veloce crescita. Per questo motivo la sicurezza informatica deve essere un elemento che deve essere costantemente aggiornato e controllato all’interno di uno Studio Legale.

Al giorno d’oggi, le minacce informatiche sono una delle principali preoccupazioni per le realtà lavorative e professionali. Sfortunatamente questa minaccia non viene ancora affrontata in modo efficace. Mentre in alcuni settori specifici come quelli tecnologici, bancari e legali, la sicurezza informatica viene presa maggiormente sul serio, in alcuni settori lavorativi essa non viene ancora affrontata nel modo migliore.

Contrariamente al pensiero comune, la maggior parte delle vittime di attacchi informatici sono le piccole realtà lavorative e professionali. Infatti, almeno il 60% di esse viene violata almeno una volta in un anno. Analizzando questi dati è ancora più importante rendersi conto di quanto siano a rischio gli Studi Legali in quanto gestori di una grande quantità di dati e documenti sensibili importanti. Basta vedere cosa è successo solo un mese fa.

Per questo motivo la sicurezza degli Studi Legali deve essere uno dei principali pensieri degli avvocati in ogni momento della giornata. Ma vediamo insieme come migliorare la sicurezza informatica delle realtà professionali.

5 consigli per migliorare la sicurezza informatica nello Studio Legale

  • Criptare le informazioni

La crittografia è uno strumento integrale per proteggere i dati, documenti e la privacy dello Studio Legale. È un processo che protegge i dati codificandoli tramite un codice in modo che siano accessibili solo ai professionisti che sono in possesso della “chiave” del codice. Essenzialmente, criptare le informazioni dello Studio assicura che esse rimangano disponibili solo a chi le deve usare, e nessun altro.

L’apprendimento della crittografia base e l’incoraggiamento per gli avvocati di metterla in atto, può ridurre significativamente la possibilità di subire attacchi informatici. Oggi, la maggior parte dei programmi di posta elettronica include una funzionalità di crittografia inclusa, basta solo imparare come utilizzarla al meglio.

  • Scegliere password con saggezza

Le password utilizzate al giorno d’oggi sono molto più sicure rispetto a quelle del passato, grazie all’autenticazione a multi fattori. Nonostante ciò, gli hacker possono accedere ai dati dello Studio Legale falsificando gli indirizzi IP e MAC di un computer. Anche con i dispositivi IoT più nuovi, password semplici riducono la sicurezza informatica dello Studio Legale e danno ai criminali informatici un facile accesso ai dati e informazioni sensibili.

Quindi, è importante non tralasciare la scelta consapevole delle password nel momento in cui si definisce un piano di sicurezza informatica. Nel momento in cui gli avvocati devono decidere una password, possono seguire questi semplici consigli:

  • Usare una combinazione di numeri, lettere e caratteri speciali;
  • Usare lettere sia maiuscole che minuscole;
  • Non pensare che una password breve significa un accesso più breve ai file, la complessità è un elemento importante;
  • Assicurarsi che la password sia lunga tra i 12-14 caratteri.

  • Dispositivi personali sicuri

La digitalizzazione ha reso molte cose possibili, incluso il lavoro tra confini geografici grazie a comunicazione in tempo reale e gestione di team globali. In aiuto a tutto ciò c’è la piattaforma di collaborazione Microsoft Teams, con cui si possono svolgere anche udienze legali. Con la digitalizzazione e la situazione emergenziale vissuta negli scorsi mesi, lo smart working è ormai diventato una norma accettata e gli avvocati hanno bisogno di dispositivi sempre più sicuri per poter lavorare al meglio.

Uno degli aspetti negativi dei dispositivi mobile è rappresentato dal rischio che rappresentano parlando di sicurezza informatica. I dispositivi personali e mobile sono un facile target per i criminali informatici che possono accedervi e compromettere la realtà professionale tramite i documenti e le informazioni sensibili dello Studio.

Quindi, è molto importante educare i professionisti e gli avvocati su questo argomento in modo tale che siano in grado di evitare attacchi informatici ai loro dispositivi personali.

Nonostante il fatto che questi dispositivi siano più difficili da proteggere, bisogna mettere in pratica alcune politiche di sicurezza informatica di base in modo che i dispositivi degli avvocati rimangano protetti in ogni momento o situazione.

Ad esempio, bisogna insistere affinchè gli avvocati non eliminino i documenti non necessari per le pratiche a cui stanno lavorando, dai loro dispositivi. Dovrebbe essere permesso archiviare e avere disponibili sul cellulare solo i documenti e le informazioni necessarie per svolgere la propria attività, fino a che essa non venga completata.

Si può anche incoraggiare gli avvocati ad utilizzare il cloud per salvare documenti e informazioni per un utilizzo anche offline. A questo riguardo, le tecnologie cloud portano con sé molti vantaggi per gli avvocati. Invece delle e-mail, che possono essere facilmente attaccate, si può considerare di usare soluzioni di firma online sicure nei casi in cui fosse necessaria l’autorizzazione per completare un’attività.

Infine, bisogna assicurarsi che i dispositivi utilizzati per il lavoro da remoto abbiano funzionalità come la pulizia remota in caso di attacchi informatici.

  • Considerare un aiuto esterno

Dato che tutti questi elementi necessari a migliorare la sicurezza informatica dello Studio Legale implicano una grande quantità di tempo per definirli e successivamente gestirli, può essere d’aiuto affidarsi a specialisti esterni come Nekte. In questo modo lo Studio Legale potrà rimanere al passo con tutte le nuove minacce informatiche e agire di conseguenza mantenendo le informazioni e i dati interni allo Studio al sicuro.

  • Installare software antivirus

Un antivirus è una base di difesa contro gli attacchi informatici. Ci sono molti programmi antivirus disponibili gratuiti e molto efficaci, quindi non c’è motivo per non installarne uno all’interno della rete informatica dello Studio. Se c’è a disposizione un budget per la sicurezza informatica abbastanza cospicuo, gli avvocati possono decidere di utilizzare un piano antivirus premium che fornirà misure di sicurezza informatica più avanzate.

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